Vittorio Accornero
(Casale Monferrato, 1896)
Nato a Casale Monferrato nel 1896, Vittorio Accornero de Testa interrompe i suoi studi all’istituto “Leardi” a causa della Prima Guerra Mondiale. A 19 anni diventa sottotenente degli alpini e pilota nel 1916. Durante la guerra vive sia l’esperienza dell’abbattimento in combattimento aereo, che gli vale una decorazione, sia la fortuna di sopravvivere, sebbene invalido. Inizia la sua carriera artistica nel dopoguerra, firmando le opere come Victor Max Ninon. Realizza illustrazioni per varie riviste, anche insieme alla prima moglie Edina Altara, e vince premi importanti.
Nel 1929, insieme a sua moglie, si trasferisce a New York per lavorare a scenografie teatrali, ma torna in Italia dopo alcuni mesi a causa della crisi economica e della nostalgia di casa. Dopo il trasferimento a Milano nel 1934 e la separazione dalla moglie, Accornero si dedica alla illustrazione di libri per ragazzi, abbandonando lo pseudonimo Victor Max Ninon. Le sue illustrazioni appaiono in circa 60 libri e in varie riviste italiane. Inoltre, lavora in teatro e cinema, realizzando scene e costumi.
Negli anni ’40 e ’50, scrive e illustra sei libri per ragazzi per Mondadori. La sua arte si evolve verso l’iperrealismo negli anni ’50. Realizza numerose mostre personali in Italia e all’estero, ricevendo elogi da critici eminenti. Dal 1960 al 1981 collabora con Gucci, creando circa 80 foulard, incluso il famoso Flora, realizzato per Grace Kelly nel 1966. Una selezione di questi foulard viene esposta a Sassari nel 2009. Accornero muore a Milano nel 1982.
