Alberto Breccia

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Alberto Breccia

(Montevideo, Uruguay, 1919)

Nato a Montevideo, Uruguay, il 15 aprile 1919, Alberto Breccia si trasferisce in Argentina a tre anni. Abbandona la scuola per lavorare in una fabbrica, ma continua a disegnare, creando il suo primo personaggio, Mister Pickles. Poi, sviluppa la serie “Don Urbano” e altri lavori ispirati ai grandi Hogarth e Raymond.

Nel 1938, l’editore Láinez gli chiede di creare personaggi realistici. Collabora con diverse serie e riviste umoristiche. Dopo la guerra, illustra centinaia di libri per bambini e inizia a lavorare per il mercato europeo. Nel 1947, prosegue la serie “Vito Nervio” e apre un’agenzia pubblicitaria e una scuola d’arte.

Dal 1956, disegna la serie “Pancho Lopez” su testi di Abel Santa Cruz. Inizia a collaborare con Héctor Oesterheld, creando la serie “Sherlock Time”, un salto decisivo nel suo stile. Successivamente, illustra diversi episodi di “Ernie Pike” e “Mort Cinder”, vero capolavoro grafico.

Nel 1966, fonda l'”Instituto de Directores de Arte” e si concentra sull’insegnamento. Ritorna nel 1968 con “La vita del Che” e la nuova versione di “El Eternauta”. Pubblica nel 1970 “Evita, vita e opere di Evita Perón”.

Durante gli anni ’70, realizza numerose storie per ragazzi per il mercato italiano. Si trasferisce in Cile, disegna la “Historia grafica de Chile” e riprende l’insegnamento. Collabora alla “Historia gráfica de la República Argentina” e lavora nel campo pubblicitario.

Ritorna al fumetto nel 1973 con “I Miti di Cthulhu”. Inizia a collaborare con Carlos Trillo nel 1974, realizzando capolavori come “Un certo Daneri”, “Nadie”, “Buscavidas”, “Gli occhi e la mente” e “Chi ha paura delle fiabe”. Pubblica il racconto “L’aria” nel 1976.

Negli anni ’80, realizza “Perramus”, critica alla dittatura argentina, che vince il premio Amnesty nel 1989. Si dedica poi alla riduzione a fumetti di opere horror-gotiche. Negli anni ’90, realizza un adattamento di “Rapporto sui ciechi” di Sabato e continua a disegnare adattamenti di racconti di Borges, Marquez e altri. Muore a Buenos Aires il 10 novembre 1993.

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Tavole originali di Alberto Breccia

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